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Utente eliminato
Pubblicata il 13/03/2003
Vanità non è peccato:
sovrana si specchia nel limpido mare
si erge solenne da acque di sale
e cinto è il suo capo da ghirlande di colli dai brulli colori.
Letto di terra su splendido mantoceruleo
fucina di arcani segreti
ristoro di barbare genti
e muta tomba di colui che per fede donò la sua vita
La mia isola!
Piccolo mondo che affiora
ancorato
resistente come barca all'ormeggio
...Si narra di un vento maestro che impetuoso soffiò per farla affondare...
La terra si tenne alle acque
e con voce di tuono invocò la torrida brezza d'oriente
che giunse e fu subito pace.
DA allora come vecchi piegati dal tempo
stanno i suoi arbusti
curvi
a perpetuare con la chioma china
un'eterna preghiera di lode
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