ripetuta cantilena
dalla corte dei miracoli;
un carillon stride,
una statuetta balla
all'ombra del gobbo;
idolatranti figuri
in cerca di fortuna,
una carta che non sale
un segreto sogno che gli assale/
vendono veli per non vedere
cera per non sentire
alcool per poi sperare;
girotondo intorno al gobbo
ballano gli ultimi
avvolti in ipnotico fumo
inchinandosi ignari
alla Dea bendata.
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