macche'... macche'..
questo si o no...
si forse si...
forse no...
pero' la luna... i fiori...
il volto dell'uomo..
i suoi respiri per Lucrezia, o Rosalba...
lacrime o sangue, al di la'
della siepe...
l'infinito.. l'infinito...
cosa voglio dire...
piangi semplicemente e
strappa tutto,
non confondere la gente,
non approfittare della sua
fragilita'....
ma io non ho una lira, e non ho voglia
di essere normale,
forse non ho voglia di
far niente...
ma se non dormo, vuol dire che
per me e' anch'essa una fatica..
un poeta non puo' vivere,
nel frastuono, in mezzo alle offese, ai sopprusi....
perché vive gia' incatenato
dal suo stesso cuore e dal suo farla finita di sentirsi lontano
da tutto e da tutti...
vive nelle grotte dell'Antartide, prigioniero delle regine
dei ghiacci che si
alternano cosi' rapidamente,
per tutta la sua vita...
vorrei dire che un poeta non puo'
mai dormire...
un poeta e' cosi' importante
come una vedetta indiana
al cuore dell'umanita'..
un poeta non puo' morire
incatenato,
il suo spirito vivra' sempre
libero libero libero..
e quando le sue parole arrivano,
senti planarle libere nel cuore e
non ti chiedi chi e' e chi si e'
permesso di conquistarti..
il cuore respira e si libera da ogni
no ricevuti dalla mattina alla sera..
il carro funebre non esiste per un poeta..
non muore mai....