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Pubblicata il 25/07/2020
Dall'alto
d'un'oscura torre
a un tratto,
lacera
il denso
velo
della nebbia
monotono
il rintocco
di una campana
e si trascina
soffocato
per il buio viscoso,
languendo
come scosso
da un battaglio d' ovatta:
e s'incunea nel cuore,
abbandonato
e stanco dell'attesa
fedele e lunga,
quanto sa
che atroce gli mente:
e pur non crede,
e pur non si rassegna.
e l'angolo
più
non rivela
il volto,
né torna
il caldo raggio
né la viola
rinasce dal tuo sguardo.
fredda
la nebbia
ingoia la città
è cala il silenzio..
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