La mera fame si fa sentire e insoddisfatti di cornetti e panini
Cerchiamo un ristorante che ci nutrisca dal primo piatto sino ai dolcini
Ordiniamo di bell'appunto, ma il ritardo è realmente inopportuno
Non si fa vivo neanche un inserviente e alla cassa non vi è nessuno
Io e Peppe, di conseguenza, ci alziamo per andare a sfatare l'arcano
Nella sala attigua stanno organizzando il classico evento gitano
Un cameriere con la riga dei capelli obliqua e gli occhiali distorti
Ha l'incarico di montare le luci, ma i colleghi sono molto accorti
In buona sostanza, costui provoca assenze d'energia, giù e al primo piano
Quindi, mi intrometto e dico: "Scusa, come ti chiami?" E lui: "Ciaccio Luciano"
Con gli amici, or giunti, non sappiamo se ridere del nome o del cognome
Ed io: "Vi è un corto circuito in quella lampada, è oscurata, eccome!"
E lui: "Grazie, non me ne ero accorto! Aspettate che prendo il cercafase"
Gentilmente, Tony, gli tiene la scala e, i due, scambiano qualche parvente frase
All'improvviso, Ciaccio, scivola sulla base e perde il prezioso appoggio
Si aggrappa al lampadario, facendo crollare l'intonaco e il suo sfoggio
A parte i rimproveri e le risate di tutti gli sfortunati presenti
"Cominciamo a mangiare, che sono, incredibilmente, le sedici e venti!"
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