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Tex
Pubblicata il 10/03/2003
Viso emaciato
con gli occhi arrossati,
labbra perdute
in sussurrate preghiere,
mani tremanti
che nascondono al mondo
un velo di pianto
da troppo tempo frenato.

E sciogliersi in esso
a bagnare la terra,
e donare alla sete
dell'uomo
una fonte ancora
di speranza ed amore,
e lenire per sempre
quel dolore ch'è mio.

Come mia è la vita
che tra le lacrime sfugge
in mille ruscelli tiepidi
che corrono
al mare del silenzio.
Non la pena di un amore perduto,
non il rimpianto di felicità negate,
ma l'odio dell'uomo
avvelena la mia vita,
alla fine!
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Bellissima lirica che sa trasmettere a chi ti legge
una sofferenza fortemente sentita,ed è verità ciò che dici,non è un amore perduto, che può avvelenare la vita, ma l'odio dell'uomo che la vita
distrugge.
BRavissimo GABRIELA.

il 10/03/2003 alle 17:12
Tex

Purtroppo l'odio sembra essere insito nell'uomo...forse il nostro compito è anche quello di gettare sul piatto della bilancia uno degli aspetti migliori dell'uomo stesso: la poesia. Un abbraccio.
Ivo

il 10/03/2003 alle 17:46
Tex

Ricambio il tuo bacio con affetto e ti ringrazio Ale.
Ivo

il 11/03/2003 alle 00:17