al top l’allergene, un niente
eppure il mondo travolge.
basta proprio poco e tra noi ci mangiamo
tutti da Tiffany per colazioni apparenti
senza latte e caffè, solo briose supposte
e surrogati essenziali
oli e patchouli a spremere papille
dove la salivazione è resa inarrestabile.
irresistibile richiamo e nessuno al gioco
più riesce a sottrarsi.
lasciamo che resti un gioco la vita.
chi perde e chi vince. Chi perde la vita
e chi vince la fama.
fame che insiste e la giocata raddoppia
sinché insostenibile si fa la puntata. Poi
sono solo lacrime amare che belle asciutte
vengono in avanti sospinte.
crosta evidente per una spontaneità
che a casa resta ristretta, tra mura
ormai spesse e catene, d’evasione
a privarne la voglia.
l‘alternativa costa ma, ad ora, resta
lontana visione fumosa.
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