È il protagonismo
che ci fotte.
fiume in piena che
deviando dal discorso logico
travolge.
frotte di espedienti
solo per darsi luce
che lasciando primattori
riescono a fare testo
tra il caos
- mattoni gettati
quali ostacoli sparsi -
dal benessere oggettivo
ci defiliamo
infrange regole precise:
la tua morte è la mia vita.
come se per due
mancasse spazio!
e chi vuol spostar pensieri
come fossero consensi
chi d’istinto agisce
come un partito preso
chi interessato è solo a se stesso
i panni degli altri
non li ha mai provati nemmeno
e chi si veste col senno del poi
ché non vuol dar per scontato
di quanto sia bello.
infine c’è chi, sulla soglia
attende una linea
per sciogliere dubbi e uscire
potendo così tornare
a respirare
... e chi no.