PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/03/2003
Avrei voluto essere
la culla materna
che dondola i tuoi sogni,

la mano ferma
che accarezza i tuoi pensieri
e ne cattura la voce sommessa.

Avrei voluto essere
la musica inebriante
che scuote i tuoi sensi,

la meta agognata
dopo infinite peregrinazioni.

Avrei voluto essere e non sono.

Sono
l’attesa che non ha fine,
il distacco doloroso,
il desiderio rinnegato.

Sono
l’amore insensato
che insegue tenace la tua ombra.

  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)

Attaccata con i denti
al desiderio negato
forse non senti
sospiro d’amore
che muto sta ,
certo ,
dall’altro lato.
Ascolta il fruscio
di manto che scalda
il cuore
non attendere
frastuono di scampanio
d’avviso.

il 09/03/2003 alle 19:35