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Pubblicata il 05/06/2020
camminando senza calze in una contrada della Caledonia in compagnia del mio cocker con un collare in corallo di California e circondato dal canto di un cuculo su un cipresso e da coniglietti che attraversavano campi di corbezzoli, incontrai per caso una contadinella con un curioso cappello color curcuma e un cinturone in pelle di cammello con dei cuoricini cromati molto carini.
cominciammo a chiacchierare e le chiesi che cavolo ci facesse in codeste contrade. Così mi confermò che l'anno prima aveva fatto un corso di clavicembalista al conservatorio di Santa Cecilia a Cremona, poi uno stage come corista in una corale di Canicattì e poi, ancora insoddisfatta , aveva deciso di fare anche un corso di cucito, uno di cucina e infine di cavallerizza e cascatrice  presso un circo di cavalieri del Caucaso.
caspita! che carattere, che costanza !
cortesemente gli offrii un crodino con dei croccantini al caciocavallo presso un circolino di campagna che aveva come insegna una curiosa cariatide con i denti cariati e una corona fatta con chiodi da calzolaio.
colpita dal mio carisma mi fece una carezza sul collo che mi caricò a tal punto che ci trovammo coricati in camporella dove concludemmo una clamorosa congiunzione carnale che generò un orgasmo con annesso urlo caprino che sconvolse una combriccola di suonatori di cornamusa e controfagotto  lì vicino, un volo di calabroni e l'annientamento di un gruppo di Cocciniglie su un campo di cucurbitacee di un cucuzzaro, lontano cugino di Carlo d'Inghilterra.
conclusa la combine, me ne tornai a casina e mi rilassai tra calde coperte in ciniglia e una bella camomilla, al suono conciliante di un concerto di Chopin e varie cover di canzoni dei Cugini di Campagna... così è se vi pare...
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