scoperchio il cielo
e vi riverso il fondo del caffè
le molliche di pane
l’acqua
la colla
il sangue
l’incudine
il fuoco
la coscienza....
sono sconnesso in disparte
come bagliori di luce intermittente
o trasfigurazioni che mi corrodono
porte
leve
fisionomie di strati morti
amplessi
asimmetrie simmetriche
voragini
l’incompiuto
la ricorrenza
amo il susseguirsi dei giorni
delle memorie
della mia brulicante follia
e amo scavare tra il mio corpo a specchio