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Pubblicata il 03/06/2020
Di nome faccio Luna

di nome faccio Luna
- non è il mio, lo so -
eppure me ne vanto, e mi ci ficco
dentro a farci smorfie come un clown
- ci strapiango -

lo vedi? Il panorama è capovolto
ed è perché abito lassù, alto nell’alto
- gigioneggio, un po’ -

l’altra mia faccia volteggia, distorta
quella
come l’urlo di Munch
gommosa, molliccia forse smuntagonfia
cerosa – e ci straparlo, lo so –

quella
pallido giglio di calce che forse sta chiusa
dietro l’osso rifrangente del mattino
a riassunti strani, con baci pelosi di api
intraviste ad una festa di celluloide
- come un film -

*
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Piacevole testo...sto leggendo un romanzo della famosa scrittrice ISABEL ALLENDE "EVA LUNA" forse che la mamma si è lasciata ispirare da questo piacevole libro???

il 03/06/2020 alle 10:31

che gigioneggiavi me ne ero accorto, ironia e soprattutto auto-ironia sono segni distintivi per me importanti, ma l'altra faccia, quello dell'urlo di Munch, è altrettanto importante, spero che i tuoi impegni ti lascino ancora tempo per la poesia...un abbraccio

il 03/06/2020 alle 10:53

Gabriela/ non capisco il riferimento alla mamma! Per Isabel la leggevo da ragazzina ma non mi ha mai ispirato PoesieLieta della tua presenza Signora della Poesia, notte serena

il 05/06/2020 alle 01:23

Senza ironia sarebbe troppo noiosa la vita!Spero anche io di riuscire a districarmi, soprattutto per leggere un po' di testi, sempre gradita la tua presenza e comprensione, serenità.

il 05/06/2020 alle 01:26