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Pubblicata il 29/05/2020
Mario Draghi, chi è costui? In qualità di Direttore Generale del Tesoro, partecipò il 2 Giugno 1992 alla riunione sul panfilo Britannia, nel porto di Civitavecchia, dove fu decisa la svendita dell’Italia. Oltre a Draghi erano presenti Azeglio Ciampi, governatore della Banca d’Italia, un centinaio tra rappresentanti della finanza anglosassone americana (Barclays, Warburg, azionista della Federal Reserve, Pricewaterhousecoopers, Goldman ecc.) e degli ambienti industriali e politici italiani. I rappresentanti della finanza anglosassone dettarono l’agenda sul come arrivare alla dismissione delle industrie statali italiane. Ad appoggiare questa «svendita» furono «precettati» i maggiori giornali italiani. Loro toccava il compito di attuare una campagna di terrore per convincere gli Italiani della necessità di entrare in Europa.

il Britannia fu la seconda fase dell’operazione «Svenditalia». Occorre risalire al 12 Febbraio 1981, quando l’allora Ministro del Tesoro Beniamino Andreatta scrisse una lettera a Carlo Azeglio Ciampi, Governatore della Banca d’Italia, con la quale sanciva il divorzio tra le due istituzioni.

perché è importante questa data? Perché fino allora la sovranità monetaria era garantita dalla proprietà dell’istituto di emissione (Legge bancaria 1936) e controllata dallo Stato attraverso le bin e gli icdp. Bankitalia si impegnava a riacquistare i titoli non collocati presso privati. Con questo sistema si garantiva il finanziamento della spesa pubblica, la creazione della base monetaria e la crescita dell’economia reale.

questo permetteva al Paese di vantare un rapporto deficit/piltra i più bassi d’Europa: il 41,1 per cento contro il 41,2 della Repubblica Federale Tedesca, il 42,2 del Regno Unito, il 43,1 della Francia, il 48,1 del Belgio e il 54,6 dei Paesi Bassi.

tutto ciò infastidiva il sistema finanziario globale (grande finanza speculativa e banche) a guida «spirituale» anglosassone, non permettendo loro di entrare nel grande mercato italiano nella gestione del risparmio e di acquistare o almeno controllare i grandi gruppi industriali italiani, in gran parte di proprietà dell’iri.

in quegli anni, il risparmio delle famiglie italiane, depositato presso le banche, era il secondo a livello mondiale dopo il Giappone. Paesi ambedue usciti sconfitti dalla seconda guerra mondiale, ma vincitori nella ricostruzione economica grazie alla sovranità monetaria.

tutto questo finisce con il 1981. Il Tesoro, per piazzare i titoli di Stato, è costretto a ricorrere al libero mercato, senza il paracadute di Bankitalia. Il prezzo lo fa chi compra, quindi per vendere occorre aumentare i tassi di interesse. Ecco crescere la spesa per interessi passivi. Il rapporto deficit/Pil passerà dal 56,86 per cento del 1980 al 105,20 del 1992.

1992. Data fatale. Dopo l’incontro sul Britannia, finisce l’era dei governi «politici» ed inizia l’era dei governi «tecnici»: Ciampi, Amato, Prodi. È l’anno di Capaci, che permette alla stampa «di regime» di sviare l’attenzione dai primi effetti dell’accordo di Civitavecchia. È l’avvento di Mani Pulite, che permette di togliere di mezzo Bettino Craxi, che, per quanto invischiato nella corruzione politica, avrebbe sicuramente lottato contro la svendita del Paese. Quello stesso Craxi che aveva posto fine all’impero di Cuccia in Mediobanca e bloccato Prodi, quando in qualità di presidente dell’Iri, aveva cercato di vendere il complesso alimentare dello sme.

la politica di difesa dello Stato italiano da parte di Craxi, fu osteggiata da ambienti angloamericani che accusarono il governo di «ingerenza dello Stato in economia». Era la dichiarazione di guerra per togliere di mezzo quella classe politica che si opponeva alle velleità americane di comandare in casa nostra.

vogliamo dire che Mani Pulite fu «pilotata»? Sì. Vogliamo dire che Di Pietro era al soldo di «servizi» d’Oltre oceano? Sì. Vogliamo dire che il pd nacque per spezzare ancora di più la coesione della politica italiana contro l’ingerenza anglosassone? Sì.

dopo l’incontro del Britannia, Amato divenne Presidente del Consiglio e con il decreto 333 dell’11 luglio trasformò in Spa le aziende di Stato iri, eni, ina ed enel e mise in liquidazione l’Egam. Quando dovette far fronte alla speculazione contro la Lira di Soros, utilizzò 48 milioni di dollari delle riserve della Banca d’Italia, dopo avere operato un prelievo forzoso dell’8 per mille dai conti correnti degli italiani. Mise in liquidazione l’Efim, le cui controllate passarono all’iri e trasformò le fs in Spa. Sempre nel 1992 Draghi, Direttore del Tesoro preparò la Legge Draghi che entrerà in vigore nel 1998 con il governo Prodi e si predispose una legge per permettere la trattativa privata nella cessione dei beni pubblici qualora fosse in gioco «l’interesse nazionale».

prodi, che dal 1990 al 1993 fu consulente della Unilever e della Goldman Sachs, quando nel maggio del 1993 ritornò a capo dell’iri riuscì a svendere la Cirio Bertolli alla Unilever al quarto del suo prezzo e a collocare le azioni che le tre banche pubbliche, bnl (diventata della bnp Paribas), Credito Italiano e Comit detenevano in Banca d’Italia, privatizzando il 95 per cento della stessa. Indovinate chi scelse come «Advisor»?

prodi ci portò in Europa, facendoci pagare il biglietto d’ingresso. Accettò un cambio svantaggioso per l’Italia, al fine di creare le basi dell’attuale situazione: recessione, miseria, svendita del nostro patrimonio nazionale.

ed ora quel pesce lesso di Franceschini propone di far pagare le tasse con le opere d’arte, ancora di proprietà delle famiglie italiane. Ma quali opere d’arte? Sono anni che quello che si poteva vendere è andato via. Non abbiamo più niente. Qua sta la nostra salvezza: non abbiamo più nulla da perdere.

loro si.
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A questo punto, perché non mettere una nuova patrimoniale? Un altro salasso mica sarebbe una cattiva idea...

il 30/05/2020 alle 07:38

Di tutto ciò che hai scritto non so quanto sia farina del tuo sacco. Io ti ho comunque votato quantomeno come reporter. Non sono ferrato in materia e dunque sto a quello che scrivi, ma solleverei comunque un dubbio su un'affermazione, che andrebbe perlomeno dimostrata, ma non è questa la sede per farlo.

il 30/05/2020 alle 09:55

Ovviamente,questo testo è un articolo che riassume(per non pubblicare un tema)alcuni punti salienti circa la vendita del paese,non sono opinioni o leggende,sono fatti avvenuti e alcuni anche molto noti,la farina del mio sacco sta nel condividerlo,e nel condividerlo con voi.

il 30/05/2020 alle 11:47

è facile gridare al complotto, si fa da sempre, difficile dimostrarlo con prove, pensa abbiamo ancora il delitto Moro sul groppone, Kennedy, altro che Iri e Draghi, la caduta del muro, Gorbaciov, Woytyla, vogliamo continuare? Vogliamo parlare di Olof Palme massacrato nella civilissima Svezia per strada? Gaber diceva che la democrazia è una superstizione, ingenuo chi ci ha creduto, sono sempre forze che si scontrano, guerre sotterranee, in una parola "politica", nel senso volgare del termine, e gli ideali sono tuoi e sopravvivono finchè non li metti in piazza, dopo rischi....comunque mi è piaciuta la tua dissertazione

il 30/05/2020 alle 12:14

Il tuo profondo e(credo )veritiero testo l'ho letto fino in fondo... sono cose da tanti sconosciute ma chi poteva allora cambiare le sorti ha pensato esclusivamente al proprio tornaconto...

il 30/05/2020 alle 12:30

Arturo,non è una questione di cospirazioni o meno,ormai certe cose sono prevedibili e verificabili,che sia stato venduto e svenduto il paese lo sanno anche i sassi.Si potrebbe continuare all'infinito con i nomi che hai citato,ed è proprio per questo che non capisco come la maggioranza delle persone voglia continuare ad essere come il conformista nella canzone di Gaber,sulla democrazia e sul resto che hai scritto hai ragione.Io credo che(forse l'ho scritto in un altro commento)se ci fossero ancora certi personaggi(Pasolini,Falcone,Borsellino etc..)sarebbero i primi complottisti,perché sapevano di un'Italia diversa da quella che ci è stata raccontata,un saluto.

il 30/05/2020 alle 16:21

Gabriela,o pensi al tuo tornaconto(e a loro),o ti eliminano,non ci sono altre strade ahimé..

il 30/05/2020 alle 16:23

Mark, se hai voglia guardati i video su youtube di Guido Rossi come "Il furto del debito pubblico spiegato bene", fa capire efficacemente i sistemi che stanno portando sempre di più alla divisione fra ricchi e poveri in Italia e cosa serve cambiare nell'ambito finanziario... Perciò trovo giusto denunciare e protestare contro i sistemi che non funzionano e contro le belle parole del governo... È l'unica cosa che si può fare probabilmente in questo momento.

il 30/05/2020 alle 19:20

Guido Grossi, scusa.

il 30/05/2020 alle 19:23

Gioia,li guarderò sicuramente,per un attimo ho pensato a Guido Rossi della Federcalcio,mi sembrava strano..ciao!

il 30/05/2020 alle 19:38

Mi dispiace, ma non posso fare a meno di integrare il mio commento precedente. Parliamo del testo. A me risulta che Craxi sia stato condannato in via definitiva e non certo per reati che arricchivano il patrimonio pubblico italiano... I "vogliamo dirlo" riguardo a Di Pietro andrebbero provati, altrimenti "voglio dire" anch'io che sono irrispettosi verso un uomo, prima che magistrato, che ha lottato contro la corruzione, cancro dell'economia, e in cambio ne ha ricevuto solo bastoni tra le ruote, con accuse e processi pretestuoso, dai quali è sempre uscito a testa alta. Ma forse i due personaggi sono stati pesati usando la bilancia dal verso sbagliato... Poi non ho capito bene cos'hai scritto riguardo a Falcone e Borsellino. Forse è meglio che chiarisci.

il 31/05/2020 alle 13:11

Giornalisti e politici,hanno affermato che dietro a Mani Pulite ci fosse lo zampino americano,Di Pietro mesi prima dell'inchiesta confidò al console americano che sarebbe scoppiato un caso che avrebbe coinvolto DC e Craxi. Quest'ultimo non era più ben visto dagli americani dopo averlo apprezzato per la sua politica decisionale e anticomunista,si mise di traverso perché voleva un Italia autonoma e agli Usa ciò non andava bene.Le tangenti hanno coinvolto tutti,ma alla fine lui è stato liquidato e condannato come fosse l'unico responsabile.(ripeto,guarda caso voleva opporsi agli Usa)Per quanto un'inchiesta possa essere potente,è impossibile smantellare una intera classe dirigente politica italiana senza che ci sia dietro una manina invisibile.(parole di politici e giornalisti)Su Falcone e Borsellino penso di essere stato chiaro,sono personaggi insieme ad altri,che se fossero ancora in vita(e non è un caso che non lo siano)sarebbero i primi cospirazionisti,nel senso che vedrebbero le cose con gli occhi di chi sa che dietro a quello che ci raccontano,c'è ben altro.Era un complimento.Io ho capito una cosa,ma magari sbaglio.Prendi tutto quello che raccontano,e rovescialo al contrario,in questo modo sai di essere più vicino alla realtà, anche se non la saprai mai fino in fondo.

il 31/05/2020 alle 13:59