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Pubblicata il 24/05/2020
mattina di fuoco
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oblìo di una mattina di fuoco
quando una mano stringeva la mia
per contraddirla

quando il bianco aveva un calore
di scarica elettrica
un bagliore di suoni concentrici

e nel petto vulcani.

avevi il cuore nell’automobile
in viaggio su nastri di solitudine
che non potevi recintare in sorrisi di circostanza

che non potevi scambiare
con un addio da quattro soldi
che mi potesse inutilmente consolare

dai gesti d’ebano dell’abbandono.

ora io sono vivo nel mio disagio
esisto come il povero che sogna lotterie
dove si vincono riscatti che sanno di esplosione

di mille mattine di fuoco

quando una mano stringeva la tua
con la violenza di una carezza. (*)

(guga
2010, Marzo)
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Semplicemente stupenda.

il 24/05/2020 alle 15:12

UN vulcano : in fiamme. Ciao.

il 25/05/2020 alle 09:05

Bella, ciao

il 25/05/2020 alle 09:53