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Pubblicata il 22/05/2020
Quello che sfugge all’algoritmo è la scintilla
la scintilla della vita.
ancora danzan le mie dita
e spesso inciampo
sai, qui ora me la canto, tanto sono solo (and you too):
della servitù volontaria sono stanco
e tanto ancora mi lamento
che nato in questo brodo di consumo
mi consumo.
consumo me e il mio tempo consumando!
ed ora è chiaro, lo sai,
adesso devi consumare e stare zitto
chiuso in casa, la barba non si rasa da sola
e il tempo non aspetta.

vedi forse risplender della luce?
ormai è tardi e già l’hai detto ( quando tempo e modo c’era)
han chiuso ogni spiraglio, ogni androne.
la libertà è violata nel silenzio,
in nome della scienza che s’arroga
come ogni fascista
il diritto di dirci come vivere.
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I passi in sequenza, gli schemi, i tempi finiti convogliati verso un unico risultato... quello che vorrebbero fosse il solo possibile, ma c'è la scintilla! e pur se piccola, è il frutto di una reazione che può generare un'esplosione. È quello che sfugge e con cui prima o poi dovranno fare i conti. Versi che nella loro misurata verità fanno riflettere.

il 22/05/2020 alle 23:52

Particolare, mi piace.

il 23/05/2020 alle 00:22