Quello che sfugge all’algoritmo è la scintilla
la scintilla della vita.
ancora danzan le mie dita
e spesso inciampo
sai, qui ora me la canto, tanto sono solo (and you too):
della servitù volontaria sono stanco
e tanto ancora mi lamento
che nato in questo brodo di consumo
mi consumo.
consumo me e il mio tempo consumando!
ed ora è chiaro, lo sai,
adesso devi consumare e stare zitto
chiuso in casa, la barba non si rasa da sola
e il tempo non aspetta.
vedi forse risplender della luce?
ormai è tardi e già l’hai detto ( quando tempo e modo c’era)
han chiuso ogni spiraglio, ogni androne.
la libertà è violata nel silenzio,
in nome della scienza che s’arroga
come ogni fascista
il diritto di dirci come vivere.
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