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Pubblicata il 13/05/2020
Son nato fragile, come senza pelle
ed a volte ero di una fragilità così assurda che nessuno la poteva capire
bastava un alito di vento più forte del normale
a farmi stare male, a farmi soffrire...

forse per questo mi piace guardare la realtà della vita come dal di fuori
esserne parte per me significava stare male
e continuavo a vedere gente che stava molto meglio di me
e che invece si continuava a lamentare

ma poi pian piano dentro mi sono irrobustito
e la mia pelle è cresciuta ed a volte è fin troppo spessa e dura
e adesso ho il senso che prima m'era sempre sfuggito
guardo le cose della vita come da fuori e non mi fanno più paura

avessi un figlio gli insegnerei questa cosa qua :
" Guarda la realtà della vita come dal di fuori e da bambino porta dentro te un pò di fragilita'
e poi piano piano dentro finisciti per irrobustire
e troverai il senso che a tanti altri invece continua a sfuggire....

e quando vedi nel crudele gioco della vita
qualcuno cadere o stare troppo male
tornaci dentro e prova ad aiutarlo
e troverai il senso che tanti altri invece continuano a cercare...."
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questa poesia farebbe furore in un raduno di boy scouts cattolici

il 13/05/2020 alle 23:41