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Pubblicata il 08/05/2020

mamma, il tempo chiede asilo
allo stupore delle tue pupille
e l’alfabeto attinge
alla ricchezza dei tuoi vezzeggiativi.

mamma, tu detieni le chiavi
del sole inesauribile,
anche quando, nuvole di pianto solcano il tuo viso
e la casa sprofonda in una nebbia di silenzio.

mamma, mi donasti un’ infanzia
di pane fragrante, di acqua di fonte,
di uve passite al sole del sud.
serbo ancora, intatta, l’innocenza
che in giorni lontani plasmasti con le tue mani
avvezze a scalare montagne di fatica.

mani abili a cucire cieli
per i nostri aquiloni di fanciulle,
per i nostri saltelli alla campana,
nei meriggi assolati, di controra.

mamma, riaffiora dal video dei ricordi,
il profumo di mirto dei tuoi bucati,
quel candore di percalle e di vigogna
di cui il mio Dash ultrabianco si vergogna.

tu sai di ninne-nanne e di carezze
di inverni col braciere e di certezze,
di camiciole di tiepida flanella
per rendermi l’infanzia ancor più bella.

mamma, sei quell’albero frondoso
che agli affanni della vita dà riposo,
e nulla chiede, nulla per sé spera,
solo un sorriso, solo una preghiera.

mamma, parola d’amore,
sia se detta dal labbro di un bimbo,
sia se detta da un vecchio che muore.

quale meravigliosa alchimia il cuore infiamma
ogni volta che un figlio chiama, mamma.
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Albero frondoso che agli affanni da riposo. Cosa fai alla sera? Mi siedo in camera mia e prego. Ciao mamma. Ti saluto Anna.

il 08/05/2020 alle 15:54

Ciao Mitri. Grazie.

il 08/05/2020 alle 16:14

Sempre interessante leggerti, complimenti! Ciao

il 08/05/2020 alle 17:52

Grazie Vittorio, almeno c'è qualcuno a cui piacciono le poesie scritte con sentimento.

il 09/05/2020 alle 08:39

Trovo bellissima questa poesia. Non ho mai espresso osservazioni alle poesie altrui. Ma questa volta, seppure dalla mia posizione di dilettante, mi permetto e concedimi di scrivere che avrei tenuto fuori il Dash da questo bel dipinto. Lascia macchia sul candore. Sarebbe bello se tu lo potessi permutare con 2 fusti d'albero. Detto ciò, rinnovo i complimenti al testo.

il 09/05/2020 alle 20:17

Benandato, ormai è troppo tardi amico mio, questa poesia è molto vecchia, quasi quanto me! Comunque grazie, a ben pensarci, in questo tempo il Dash non fa più testo!

il 09/05/2020 alle 20:32