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Pubblicata il 05/05/2020
Un'orda di oscure nubi ,
ammantate di un plumbeo vessillo,
assedia la distesa di filari vitigni.
come inghiottita da fauci fameliche
la luce si dissipa all'istante.
l'aria eccitata immobilizza ogni cosa.
d'improvviso
il roboante tuono innesca l'assedio
e la cruenta battaglia prende vita.
legioni di identiche sorelle,
in unico scroscio,
inzuppa il terreno spaurito.
brumose colline resistono all'attacco,
respinta l'acqua si coalizza in ruscelli serpeggianti.
sferzata dal vento,
illuminata dal lampo,
la natura troneggia su tutto
e io schiavo incatenato,
resto ammaliato da questa atavica potenza.
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