Se amar l’amor potessi
in quanto tale
assunto dagli orpelli
e dai giudizi
scolpito e ritagliato
nella roccia
cullato nella mente
senza affanno
dilungandone le soglie
all’abbandono
e gemendone il suono
e gemendone il suono…
ti ritroverei stasera.
a donarti quello che non ti ho dato.
a donarmi il passato.
senza pensare cos’è.
e una carezza
inumidita
a lacerarmi il volto
ma non il cuore
che è un signore
che ama e dimentica.
se amar l’amor potessi
scevro
raggiungerei me stesso
ed ogni cosa
ed ogni via che passo
e che non vedo.
la guida ai miei silenzi
e al mio vagare
il fuso che si scioglie
e mi conduce.
e’ una luce ora
che mi tagga
lieve
dall’asfalto dei rimorsi incontrastati.
sapessi com’è facile sognare!
immagino l’amore ed è con me.
la mente ardimentosa lo contiene.
lo abbraccio e stiamo insieme.
poi mi siedo.
e mi cullo nel suono.
ti guardo negli occhi.
mi prendo la mano.
e poi
< un sorriso alla volta >
mi perdono.