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Pubblicata il 01/05/2020
silloge della morte anacronistica
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reclinato

proteso invano al grido mutilato
dita omicide su ferite antiche
di terre dissanguate

dell’ira folle ultima involontaria
sottomissione
il capo reclinato dal piombo
rimane

(1978)

***

triangolo

irride miliardi di soli roventi
la vetta
reitera assurdo il suo sacrificio
il mare
si pasce d’antichi irrisolti fonemi
l’abisso

la Morte è un triangolo scaleno

(1978)

***

guardiano del tempo

la Morte è un despota
senza età

avete mai conosciuto il guardiano
dei giorni?

era tanto vecchio
da ricordare il futuro

(1978)

***

piombo
(ad Attilio D’Andrea)

si coniuga ancora
la carne e il legno

la limatura dell’alba
stride
negli ingranaggi della notte

attilio

si fa di marmo
la bava del giorno
rabbiosa morde

(1982)

***

agguato

occhi appesi
alle ciglia della notte

migliaia di galli
sorpresi nell’agguato

il giorno
piccolo spaventato
nel rifugio dell’alba

indugio
nel cuore senza finestre
di morti amanti

(1989)

***

ti ho vista correre
(Ad Agnese C.)

ti ho vista correre con passo titanico
per linee d’ombra
e sguainare la spada e duellare
contro il bianco guardiano
e cadere recise
le tue povere arterie
lacerate

(1989)

***

senza titolo

miriam è viva

perdonala
signore Iddio dei Chirurghi
dei Giudici
dei Giornalisti

perdonala

per avere lasciato sulla terra
cinquantacinque milioni di morti

(1990)
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Un prato primaverile da cui raccolgo una margherita. Ciao Guido. "era tanto vecchio da ricordare il futuro".

il 01/05/2020 alle 20:25