silloge della morte anacronistica
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reclinato
proteso invano al grido mutilato
dita omicide su ferite antiche
di terre dissanguate
dell’ira folle ultima involontaria
sottomissione
il capo reclinato dal piombo
rimane
(1978)
***
triangolo
irride miliardi di soli roventi
la vetta
reitera assurdo il suo sacrificio
il mare
si pasce d’antichi irrisolti fonemi
l’abisso
la Morte è un triangolo scaleno
(1978)
***
guardiano del tempo
la Morte è un despota
senza età
avete mai conosciuto il guardiano
dei giorni?
era tanto vecchio
da ricordare il futuro
(1978)
***
piombo
(ad Attilio D’Andrea)
si coniuga ancora
la carne e il legno
la limatura dell’alba
stride
negli ingranaggi della notte
attilio
si fa di marmo
la bava del giorno
rabbiosa morde
(1982)
***
agguato
occhi appesi
alle ciglia della notte
migliaia di galli
sorpresi nell’agguato
il giorno
piccolo spaventato
nel rifugio dell’alba
indugio
nel cuore senza finestre
di morti amanti
(1989)
***
ti ho vista correre
(Ad Agnese C.)
ti ho vista correre con passo titanico
per linee d’ombra
e sguainare la spada e duellare
contro il bianco guardiano
e cadere recise
le tue povere arterie
lacerate
(1989)
***
senza titolo
miriam è viva
perdonala
signore Iddio dei Chirurghi
dei Giudici
dei Giornalisti
perdonala
per avere lasciato sulla terra
cinquantacinque milioni di morti
(1990)