Ora strapperò le querce
dai miei saperi
di petalo chiusi;
innesterò nell'ascolto
le spine del mite
dove sorgono i frutti
del gaudio
più invincibile.
ti cercherò
tra i canti della luna,
chè appena specchia
il fiato .
tu.
tu mi lascerai i chiodi
tra le pieghe
dei gigli
togliendo l'ancora
all'indaco.
ti saprò vela
non sarai vento,
e forgeremo l'assenza;
il sole si commuoverà
e toglierà le notti.
dal libro.
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