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Pubblicata il 26/04/2020
Parlami di Sibilla, Dino

fluttui
moscerino in questo
calice di impubere
uvaceo
delinquere
di passioni…?

il manicomio
è per i forsennati, e non per stanchi
ciechi inimicati
al violaceo
lume
che riflette,
sullo specchio inconscio
un dipinto, un dipinto
di pazzie
ignude nel saliscendi fastidievole
delle formiche…
no!
non generare disciplinate chimere ma
scordati
della parola predetta, della parola
sbocciata nei ricordi e
nelle labbra
bruciata!

sulla tenace donna che ha sopportato un secolo
di barbarie
io ne riconosco l’accesso
riconosco
ascoltami!
l’intimo suo adito!

sibilla…? Sibilla….
sibilla di ferro granato
cupa rappresentazione
sul mio cuore
stralunato
peggiorano
si adirono e
decadono
i tormenti
nel loro gracile invasamento….
guarda guarda! Com’è aggraziata Sibilla imporporata
È realistica!
è reale il suo compassionevole
odio
alla penombra disamorata
tutto è spoglio!
spoglio! questo scritto
di stillicidi visionari
di ignari adolescenti
ignudi!

ti prego Sibilla invasata
sibilla chiara
dischiara
il tuo feretro epidermico
su di me dischiara…
sibilla chiara, Sibilla disamorata.
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... è troppo profondo per me il tuo dire e, mi scuso se di questo testo nulla ho capito...ti sarei grata se mi aiutassi a decifrarlo...grazie Gabriela.

il 26/04/2020 alle 19:30

Gabriela volentieri, posso dirti che la poesia è ispirata un poeta, Dino Campana, primi del 900, non so se conosci la sua storia, lui ha vissuto moltissimi anni in manicomio e in questi versi ho cercato di operare un transfert con il poeta, ho anche utilizzato un linguaggio un po inusuale per me, proprio per assecondare delle ispirazioni...c'è una tensione emotiva verso quello che è quasi sicuramente l'amore della sua vita, Sibilla Aleramo, e la poesia è volutamente criptica proprio perché è lo specchio di un'anima tormentata, che ha sofferto molto, e che ha subito le torture della psichiatria, ma al contempo squisitamente sensibile, e ho voluto ricreare tutto questo nel miglior modo che potevo. quindi non mi stupisco se non riesci a decifrarla...magari va riletta con questa premessa. un abbraccio

il 26/04/2020 alle 20:41

Bene . Prima di leggere la tua risposta a Gabriela. Dopo ti dico : Ti parlo di Sibilla, Dino.

il 26/04/2020 alle 20:54

Ti direbbe forse 'amava, dunque era', ma il tuo bel componimento dice già parecchio.

il 26/04/2020 alle 22:13

Davanti ad una persona ,così profondamente acculturata ,mi sento come una nullità...ma il pensiero che, se non sono ciò che avrei voluto essere ,mi scusa e perdona...non l'ho deciso io, ma altri che per me, hanno gestito il mio futuro....un grazie per avermi regalato una pagina di un personaggio a me completamente sconosciuto ...Gabriela

il 27/04/2020 alle 18:17

Grazie...sono acculturato solo nel senso etimologico della parola, che deriva da culto, coltivare, e in effetti ho coltivato me stesso e la mia anima, grazie e soprattutto all'arte, e in questo senso tu mi superi certamente, i tuoi scritti sono una costante osservazione profonda di te stessa e del mondo. Sentirsi una nullità è una meravigliosa affermazione, degna di un'artista, ma non ci deve essere sconforto in questo, anzi...

il 28/04/2020 alle 10:21

La sua data di nascita sommata in due modi da 131 e 32..come la mia,e quella di Hitler...non c'entra niente ma volevo scriverlo da qualche parte e dove se non sotto il tuo scritto..ciao

il 28/04/2020 alle 21:16

Io adoro Hitler...un vero artista...ariete come me...

il 29/04/2020 alle 11:37

Una visione onirica di due vite che per poco tempo ne hanno vissuto tanto, conosciuto emozioni che molti non sanno.Eppoi la pazzia...il.mondo è dei folli perché vivono nella loro verità.Grazie di questa bella lettura

il 30/04/2020 alle 01:53

grazie a te

il 30/04/2020 alle 16:10