Siamo schiavi di questo spazio
di effimera vita
che mette il bavaglio
alle parole,
che stringe in una morsa di solitudine
antica.
rose fioriscono nel giardino
dell’anima, rose di seta e di marmo
rose profumate e sterili
rose che graffiano e carezzano.
le rose che nessuno può cogliere
rose che restano lì, inutili
senza portare sorriso
senza espandere amore
nel giardino avvolto dalla nebbia
in cui a fatica si affaccia
l’ultimo sole della vita.
ed è dolore vederle sfiorire
nell’eterno spazio di un mattino.
senza che abbiano raggiunto il tuo maniero
immerso e prigioniero
nella densa nebbia di Avalon.
- Attualmente 4.16667/5 meriti.
4,2/5 meriti (6 voti)