Quando leggo le tue poesie, trovo sempre una data (in questo caso 2010)...e questo mi fa riflettere sul fatto che una poesia sia simile ad una foto. Nella foto noi osserviamo i cambiamenti fisici legati al tempo, mentre in una poesia ci accorgiamo, forse, dei cambiamenti dell'anima (evoluzione o involuzione, ma anche stagnazione). Chi eravamo, chi siamo e chi saremo? Si può leggere tutto questo da una serie di poesie, a prescindere dal loro livello qualitativo?
@Malalunaa - Anafore e iterazioni, in questo testo, sono volute, proprio come intuito da Genziana… Capisco, però, che a qualcuno possano non piacere. ;-) ciao!
@Vincent - Penso anch'io che datare le poesia serva poi a ripercorrere le strade che ci conducono dove siamo ora, con i relativi cambiamenti, le delusioni e le sempre scarse soddisfazioni… ;-) ciao