PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/04/2020
I tuoi disastri conservali
come acqua cristallina
in cloache abbandonate.

come variopinte farfalle
nei precipizi di vulcani spenti.

la tua disperazione custodiscila come margherita
dentro un antico manoscritto
smarrito.

se fossi libero
dall'orrore di me stesso
come potrei
esser grato
della morte?
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-La parte che ne esce sconfitta rafforza l'uomo...- stupendo

il 22/04/2020 alle 10:09

gli errori pesano come macigni, ma il senso di colpa distrugge a tal punto di desiderare la morte come liberazione

il 22/04/2020 alle 16:01

è vero...ma bisogna resistere, poi come sempre il tempo è il miglior alleato per capire che bisogna perdonarsi...

il 22/04/2020 alle 16:53

se non ci perdoniamo noi stessi siamo fottuti

il 22/04/2020 alle 16:54

IL miglior giudice di noi stessi siamo noi , a volte siamo troppo rigidi verso noi stessi è bene riconoscere gli errori ma saperci perdonare è utile a salvarci...

il 23/04/2020 alle 23:41