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Pubblicata il 20/04/2020
sintassi imprigionata
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soggetto
e Complemento Oggetto
mi guatano irritati:

“Tu,
poeta della Domenica,
abusi della nostra
malleabile disponibilità!

ci mostri
ci nascondi
ci mischi
ci confondi…

ci strazi
con gli Ablativi…”

vorrei rispondere…
vorrei urlare
che sono loro,
si!, proprio loro,
coi Pronomi, gli Aggettivi,
gli Avverbi, i Congiuntivi,
a chiudere i lucchetti
delle mie prigioni!

ma ho le labbra serrate:
pinzate
dagli Articoli e le Congiunzioni!

(guga
2009, Giugno)
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Non sono queste le vere prigioni. Andrè Weil nelle sue memorie dice che la prigionia è stato il periodo più proficuo della sua vita. Le sbarre limitano i movimenti non il pensiero. La sintassi ordina il pensiero lo rende comprensibile, ma non vuol dire che il pensiero ordinato sia poesia. Ciao Guido.

il 20/04/2020 alle 14:16