la linea del fianco
non vedo che forza
sforza il tuo ventre
porgilo a me
custode fidato
annidato nel buio
che lega le mani
che stringe il tuo collo
nerbo di te
del tuo provocare
dolce quel frutto
levo la buccia
maestria e crudeltà
rendendolo nudo
assaporo
il succo dei fiori
è quando è finito
mi piace di te
che godi con me
del gradevole brutale
e ruggine fine