Pane in sospeso tra cicatrici invisibili
e quell’attimo in cui la pioggia
si ferma sui tetti prima di precipitare.
rallenta lei dinanzi ai piedi infreddoliti
di una senzatetto, sistemandoli nelle sue scarpe.
sèguita dentro i calzini, sorridendo a camminare.
sfiora la mano ai cappotti legati ai lampioni
e alle panchine, guida alla luce dei frigoriferi sistemati
per la strada anime nel cartone che non sanno rincasare.