...Cara Malalunaaaa...leggendo i tuoi versi mi è tornato in mente dalla palude dei ricordi "Come in uno specchio" capolavoro del grande Maestro Bergman del 1961...nonché Premio Oscar...; grazie per l' emozione...
Cantorum/innanzi tutto concordo con l'ironia delle tue " a" multiple, è la stessa da me voluta perché riconoscendo in me la mia Musa ne prendo contemporaneamente le dovute distanze!per il commento al testo sono io ad essere emozionata per l'accostamento ad uno dei registi che più amo e ad un film della trilogia del "silenzio di Dio", non era voluto ma l'alienazione di certi momenti e sentimenti richiama simbolismi e concetti condivisibili.Ringraziando auguro una lieta giornata
...Concordo anch'io per il fatto che, ironicamente, hai scritto cantorum (tra l'altro a me piace il Rum...) per quanto riguarda il tuo nik la cosa nasce dal fatto che mi sono immaginato di essere in un versante di una valle montana ed avendoti scorta giù nella pianura mi sono messo le mani attorno alla bocca e ho gridato il nome, l' eco ha fatto il resto...così: "...Malalunaaaaaaaaa!!!!...; ciao, a presto...
RUM?...ha ha ha ma sei tremendo!!! Il Rum mi ricorda tanto i pirati dei Caraibi ...visto che siamo in tema di fantasie e che questa parola è un vero viatico per i momenti che corrono. ..parlo della fantasia, non del rum Ecco però io mi vedo male in pianura semmai su uno sperone di roccia come le capre rampicatrici ..tanto l'eco rimbombano mi raggiungerebbe anche lassù ...ed io sarei più vicina alla Luna