PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/04/2020
D’accordo V., prendi tu la cucina.
a me stanze dove crescon parole,
per te caffè, lievito e farina.
daremo il via alla tenzone
non appena l’indice s’avvicina
al pollice che non fa capriole
se l’indice soffre, e l’amuchina
s’una mano fa sentir l’altre sole.

quelle immagini che per incanto
escono dai versi son quel saluto
che io mi fermo a guardar prima
che tu posi la penna, son accanto
alle stille mie per l’avvenuto.
specchio, V(irus), di questa pantomima.
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