sui muri nei cuori
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rosso porpora non ancora coagulato – filtra dalle porte.
le donne – violentate dei figli – urlano con tutto il corpo sequenze di morte.
soldati illividiti – solitari diamanti
non ancora sgrezzati – trasportano
salme contaminate per l’estrema volta.
dai tentacoli delle strade arrivano i canti della vittoria
ubriaca – da tutti i computer in vita esala la storia al futuro remoto.
vi hanno mentito – dovevano rendere noto il disegno
delle stragi nel tempo annodato. Non resta che il segno del sangue
sui muri – nei cuori.
(guga
“Poesie sparse” senza data)
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