Stando per le vie deserte
alle due e mezzo del mattino
con lo sguardo perso, inerte,
pongo al vuoto domande sul Destino.

mormoro, bisbiglio, parlo, grido,
incompreso da occhi vigili,
pazzo per le menti fragili,
io che cercavo solo un nido.

la stranezza di godere questo momento?
trovare luoghi mortali o acclamati
nelle stesse condizioni, accarezzati dal vento.
anche i rumori delle case si sono calmati.

in questo momento di follia e vuoto perso,
mi sono sempre chiesto dove andare;
fino a quando non ho volto lo sguardo al vasto Universo
in cerca di forza per continuare.
ed ecco che ho trovato te, mio punto riferimento:
stella polare dotata di un cuore color argento.