Noi tutti come aquiloni, una bella immagine che aiuta a vivere, Genziana. E ne abbiamo un gran bisogno.
Un passaggio che segna, Ciro, ma qui è meno dura da sopportare. Siamo solo noi, dice Vincent, ma non siamo soli, non qui. Un saluto a entrambi.
Ti leggo pochissimo, Arlette. Per ristrettezze di tempo, operavo scelte. Ma ora, agli "arresti domiciliari", girovagando per il sito, ho letto questa tua. Per caso, come "Ophelia vive", che mi piacque. E sempre per caso, girovagando in questo commento, ti lascio postato qualcosa, qualsiasi cosa. Te la lascio sul gradino della porta. Aprila quando vuoi, con comodo. Tanto non è niente di che, ma non svanisce. Non ruba spazio e lo ritroverai riaprendo un cassettino. Mi auguro di rileggerti in tempi migliori, Arlette.
L'armonia e la delicatezza delle tue parole sono decisamente più di "qualsiasi cosa", Benandato.. Le metto nel cassetto, con la piena certezza che non svaniscono.
Rileggendo la frase che evidenzi vedo pronomi e congiunzioni scappate alla tastiera (scusate) e vedo, oltre i miei refusi, un commento che come gli altri mi conferma la bellezza della casa e della gente che se ne prende cura. Posso affermare che è sempre stato un piacere per quanto mi riguarda, oggi un sostegno morale vero e proprio. Eccoti la mano e buona scrittura Vir.
La casa e' come un cassetto apribile da tutti chi mette i propri scritti e chi li tira fuori per leggere ,e nello stesso tempo si da' e si prende compagnia ,si da e si prende i sentimenti l'amarezza ,la vita vissuta ,le cavolate e tante altre cose che in fondo ci fanno riflettere sorridere piangere e nello stesso tempo crescere ,e come tu dici Grazie e un saluto
La casa come un cassetto dove prendere e dare. È così Gpaolocci, vissuto e scricchiolante ma nostro come forse di poche altre cose possiamo dire altrettanto. Il saluto è ricambiato con affetto e simpatia.
un grande saluto! ogni commento mi è superfluo sul tuo ben dire...basta esserci in qualunque modo.
Ciao Aldo, più di qualche volta capito fra i tuoi versi ed è come addentrarsi in campagna, serenità e semplicità sono sempre presenti. Ci sei forse nel modo più signorile.
La tua gratitudine Arlette, per la frequentazione di questa casa, e i suoi custodi io la conosco, in essa tracciamo rotte di reciprocità e di riconoscimento, parole come correnti telluriche percorrono persone e vite disparate o disperate, unendole in un universo fatto dal segno che trasmuta emozione in parola e questa in un afflato comunicativo immanente. Questa forma di prosa poetica che usi da qualche tempo rende la tua elocuzione elegante ed intensa, mi piace.
..."percorrono persone e vite", così è per l'insieme di tutte le parole che lasciamo e prendiamo quotidianamente entrando qui, con autentica riconoscenza. Raccoglierle in un avverbio di sei lettere per esprimerne l'intensità e talvolta l'unica risorsa, elevatissima se racchiude positività di intenti e amicizia. Grazie dunque, Sergio, nel senso pieno della parola.
"Grazie" sembra che si tratti di interiezione e non di avverbio, mi dicono. Di sicuro è di cuore.
Ciao Arlette, scusami ma leggo soltanto ora...subito dopo aver pubblicato una mia poesia "Granelli di versi" che, a questo punto, ti dedico. In questa casa c'è un po la nostra vita, i nostri pensieri e le nostre malinconie... ci siamo e questo ci basta .... e ci rende granelli diversi ma in fondo simili. Sei una bella persona. A rileggerti presto. Un abbraccio.
Ho letto il tuo testo Francesco e non è affatto dissimile dal mio. Granello su granello siamo duna e per quanto il vento possa disseminarci restiamo un'unica spiaggia dove l'intento comune resta la libertà di espressione, sostenuto dalla marea delle parole. Ci siamo, si, a rileggerci dunque, abbraccio ricambiato.
Pensieri... parole... disseminate in questo enorme giardino.. Infiniti tasselli di persone reali che lasciano "tracce" di sé. Percepiamo gioie e sofferenze altrui... esprimiamo le nostre.. scherziamo.. e... indelebilmente rimangono un po' sotterrate come semi pronti a rifiorire con una goccia d'acqua versata dal passante...
"come semi pronti a rifiorire con una goccia d'acqua versata dal passante", è così che l'insieme delle parole seminate arriva a farsi strada dall'oblio alla superficie. Ne gode chi semina, chi versa la goccia e chi, anche in silenzio, osserva il miracolo della fioritura. Ciao Fabio, Grazie.
Io l'ho intonato Adì, con tutta la mia convinzione, le vostre variegate voci concertanti lo hanno ampliato facendone un veicolo di comunicazione. Buona Domenica e... Grazie.