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Pubblicata il 27/03/2020
Io che mi sento lì,
nella tua vasca da bagno,
tra il gioco del sapone
e il vermiglio dei tuoi antichi pensieri.

ma tu sei il mare,
e non un catino di laccata
ceramica, e se mi guardo
ancora una volta intorno
io mi perdo e non so più
dove sei.

che inganno questo sogno
di averti solo per me.

tu sei il mare e io non
so più come raccoglierti.

tu sei il mare, e io
sto qui su queste sponde,
su questo dolce pendio,
a gridarti violento che ti amo,
aspettando che tu mi possa
sentire, come senti il Maestrale.

tu sei il mare, e io
ti sto aspettando, sto
aspettando che questa
tua vita, come la corrente
ti porti da me, anche solo
per un istante, che ti porti
qui a bagnare il mio corpo
disteso come un amante,
disteso come un poeta cieco
senza più nemmeno le stelle.
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Piacevolissimo testo...

il 27/03/2020 alle 18:03

Grazie mille, Gabriela

il 27/03/2020 alle 18:07
Sea

Bellissima, te lo dice il mare.

il 27/03/2020 alle 18:55

Meravigliosa poesia

il 28/03/2020 alle 09:14

Il mare ti ringrazia! Bravo!

il 28/03/2020 alle 10:06

Grazie, grazie a tutti...

il 28/03/2020 alle 10:50