"Giorni intontiti
a cercare il silenzio
per potere ascoltare
la voce del cuore
che preme, che urla,
reclama attenzione
nel frastuono invadente
di voci irritanti".
giorni come macigni
da spostare
nelle stanze vuote di suoni,
cerchi invano di colmare
ceste di malinconiche ore
nello scandire di monotoni rintocchi.
“Fantasmi smaniosi
si aggirano dentro
caverne di pianto
e parli sorridi rispondi
a chi ignora il clamore
che implode
nelle grotte del buio."
angeli d’improvviso
sospendono l’abile arte
della custodia di anime,
sospendono i giochi
nei prati del cielo,
sospendono persino
il respiro…
trattengono il fremito d’ali
lo sguardo impigliato
in clessidre d’oro fino.
"Del mondo le acque
alimenta il dolore
da millenni sofferto
dalla stirpe d'Abramo.
il suo pianto fertilizza
l'arida terra
e nel deserto più arso
spuntano fiori di mille colori".
alla notte più buia
seguirà sempre un’alba,
alla notte più tetra
il sorriso di un fiore,
finché accesa sarà la speranza
fiorirà anche il deserto
sotto il sole dell’Amore!
*
concerto a strofe alterne di eoskarma e deamor
scritta in un tempo non sospetto.