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Sea
Pubblicata il 20/03/2020
Quegli occhioni azzurri che mi ricordano quelli di mio nonno hanno scelto di non perdersi nei miei, mi osservi ma di nascosto, da lontano.

la tua voce non mi parla, non grida il mio nome, non lo ansima, non lo pronunci nemmeno a te stesso, te ne vergogni.

le tue mani non mi carezzano i capelli, non ti avvicinano il mio viso, non mi toccano, non si aggrovigliano con le mie. Tu non ti spingi più a me mi spingi via.

le tue braccia non mi proteggono, non mi stringono come le cose preziose, non mi sorreggono l’ombrello quando piove, mi abbracci ma di circostanza, per saluto.

la tua bocca non mi sorride, non mi bacia, non asciuga le mie lacrime, ma tu la mordi perché non sono tua.

io ti ho amato come si amano carne e anima tu di me ami l’idea. Ti teni vivo nel dolore di un amore inappagato, ti ci nutri la mente e riempi le tue pagine. Un amor cortese il tuo. Ma io non mi sento Beatrice, né spirituale, né angelica, ma con te Dante sono disposta a condividere l’inferno.
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Bellissima supplica che,spero sia ascoltata...

il 20/03/2020 alle 10:40
Sea

Grazie Gabriela per i tuoi complimenti. Non l’ho scritta perché venga ascoltata.. a dire il vero non lo so nemmeio io il perché... ma mi piace e sono contenta d’averlo fatto!

il 20/03/2020 alle 12:13

Bella e toccante. Avrei voluto fare delle considerazioni, ma se tutto è solo scritto per essere fine a se stessa va bene così, è perfetta. Saluti.

il 20/03/2020 alle 13:44
Sea

Sono contenta che ti abbia “toccato”. Io l’ho solo messa per iscritto. Adesso è li indipendentemente da me. Scegli tu cosa farne

il 20/03/2020 alle 14:18

è un bel poetare il tuo anche se non gli attribuisci meriti, ma meritano attenzione, ciao Sea

il 22/03/2020 alle 17:06