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Pubblicata il 15/03/2020
Era sera, quel momento in cui il cielo si fa indaco; l’acqua del fiume scorreva placidamente, come una ninna nanna, come le lacrime di commozione di una madre mentre allatta il figlio. ... Adoro quel momento della giornata; un po’ perché la sfacchinata quotidiana è finita ma soprattutto perché so, che a breve, potrò mettermi ad osservare il grande manto, trapuntato di stelle, dove gli occhi si perdono per l’intensità del nero. ... Non mi curavo affatto di cosa stesse succedendo intorno; non volevo farmi contaminare dall’ansia, né tantomeno volevo ascoltare gli aggiornamenti, le cronache e quegli odiosi numeri che sapevano di morte. ... Ero là, beato, innamorato di quel momento e sapevo che il Cielo non mi avrebbe tradito e mi avrebbe regalato, come ogni giorno, un quadro diverso.

- siamo in un mondo dove si alzano muri
ma esistono esseri minuscoli
in grado di uccidere con un solo starnuto -
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Ciao Gabry, a Roma solo io non riesco la sera a vedere le stelle sebbene abito all'attico di un palazzo di 8 piani! Sarò cecato! Mi disse mio nonno che ogni starnuto è salute che se ne va! Che la possino ammazza! Buona domenica di isolamento, con affetto!

il 15/03/2020 alle 16:09