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Pubblicata il 09/03/2020
La luce trema piano
sul tramonto montano,
una pozza di vecchia neve
nel solco breve
d’ogni china e pendio,
un addio quieto
al giorno senza riposo.
un ricciolo bizzoso
di nubi
si sospende a ridosso
di un picco arcuato,
si colora di rosso.
il paesaggio è scosso,
vibrante si ritira,
anela al nero,
al nulla, alla quiete.
segrete le mete
della notte.
alba cinerina fatta di niente.
sosto in cucina
nell’inquietudine bianca.
le valigie impettite
pendono un poco
in attesa di un viaggio
sull’alto dell’armadio.
dicono che esista un oasi di pace.
e se fosse un’oasi di pece
quella che tesso
di tracce di sconforto?
tremula permane
all’orizzonte,
maligna come uno spettro:
al fronte, in trincea,
di una guerra
che non so vincere.
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Da saper combattere con le valige sempre pronte. Auguri.

il 10/03/2020 alle 10:10

piaciuta :-)

il 18/03/2020 alle 10:20