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Pubblicata il 09/03/2020
di mare e di terra
è impastata questa mia anima leggera,
quando emula la levità dei fiocchi,
il volteggiare di un petalo
che danza staccandosi dal fiore,
a primavera.

del mare ardisco mi somigli l’onda
quando spumosa si erge
dall’immensa massa d’acqua,
corona di bolle leggere
ad adornare la fronte ed i pensieri.

mare mi scorre, nelle vetuste vene
avvezze all’incessante sfogliare dei calendari
che sedimentano rughe sulla fronte,
e riflessi cinerini sui capelli.

terra rossa di fertili vigneti
mi avviluppa alla Vita,
come vitigno appassionato
che di catene vegetali
mi trattiene ancora
in questo presepe di case
che s’imbelletta il volto di calcina.

di terra e di mare
i miei occhi sono colmi,
e non v’è altro per me
se non il loro abbraccio stretto
a farmi percepire l’afflato con l’Immenso
tutt’intorno.
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Chi volteggia come un petalo non ha vene vetuste. Ciao.

il 09/03/2020 alle 17:53