via crucis
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nel bagliore di una morte pulsante più d’una vita
ognuno percorre la sua strada lastricata di tentativi.

nel viottolo dei sogni con troppe macchie di rovo
nel lungo o breve percorso non incontra cirenei
disposti a sollevarlo del peso della croce
ma soltanto processioni di questuanti che gli squarciano il cuore.

nello stupore sbarrato di sguardi furtivi
belve sanguinarie ammantate di sorrisi di circostanza
sono scorta alla notte nel rotolare nervoso di serpenti.

fiocchi d’ingratitudine ammanettano i polsi del viandante
smarrito nell’attimo che la luce si fa molecole impazzite
che stringe nelle mani tra le dita sconnesse
tutta l’evidenza dell’ultimo abbandono.

sperare nella fiamma che purifichi è il vano desiderio
di chi pascola leggende che non hanno futuro
immobile ieri nei sogni fanciulli di domani
cullato da strumenti che non sanno se ridere o piangere.

basterebbe una parola
il ghirigoro di un pensiero d’amore
riuscire a fermare le scorribande di un bacio
acquistare sogni a buon prezzo dentro i discount delle emozioni
una stilla di sangue sulle labbra oppresse dal rossetto
a provocare un incesto di atomi nel lume delle arterie.

ma finisce annegato negli occhi dell’anonima follia
nelle gole ferite dagli urli delle cassandre pentite
nelle parole inchiodate ai palati in un gemere soffocato
in attesa di un tempo d’arrivo non ancora partito
impastoiato nelle ore trafitte dai minuti e dai secondi
ed il cuore pesante per un seno leggero di fanciullo.

(guga
2010 Luglio)