Ci ho posato sopra le mie
mani, ed è uscito un suono.
qualcuno lo ha sentito.
i passi sordi del frastuono
che ho dentro, con le ance.
l’orma è quella sulle canne
dell’anima mia, lo strambotto
vola come vento tra le spanne.
parte del giorno resta seduta
su questo pugno orfano
delle ore andate, l’usignolo
suona la voce di un organo.
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