PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2020
Ancora, ma non come nella canzone

chiudi gli occhi.
qualche pedalata
sulla tua saltafoss
ancora con le rotelle.
a destra dopo il bacio
di mamma, e ancora
avanti col ginocchio
sbucciato e le caramelle
nella tasca bucata dei
calzoni alla zuava ancora
buoni dei tuoi fratelli.
ancora dopo la solita latteria,
asciugata l’unica lacrima
sul volto sporco per la mota,
m’avrai trovato ancora un’altra
volta: “Opificio della Poeteria”.
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mi rivedo bambino, ma la mia saltfoss era a ruota fissa. Bravo.

il 09/02/2020 alle 12:16

Delicato e vivo ricordo di un modo di vivere e di essere ormai scomparso. Quanti giovani possono mai immaginare cosa era una "latteria"?

il 09/02/2020 alle 18:13

Grazie a entrambi

il 12/02/2020 alle 05:23