piange nudo e sotterra versi dal dolore ossuto....basta questa frase, magnifica, per dare valore a questa poesia, commovente
Come uno specchio dunque bisogna avere giusti occhi non solo per vedere ma per guardare, e questo lo si può fare solo allenando la mente a sentire oltre le parole, oltre l'intento stesso dello scrittore non sempre consapevole di quel che scrive. Non solo dunque l'importanza di scrivere, ma io aggiungerei l'importanza di leggere, l'importanza di allevare lettori che sappiano leggere oltre le parole, che sappiano empaticamente sentire sé stessi nel testo scritto che li legge. Rendere universale uno scritto vuol dire abbandonare le velleità personali, divenire un'anima mundi, un sentire condiviso, rivoluzionare il modo di pensare proprie le poesie, alla stregua dei sentimenti e delle emozioni che appartengono a tutti ma non sono di nessuno. Se è vero Arturo che la poesia è commovente è solo perché tu l'hai sentita tale, l'hai fatta tua, il merito non è mio ma tuo.
forse perchè mi sono rivisto nelle tue parole, in fondo è semplice, il mondo è grande ma piccolo allo stesso tempo, ri-conoscersi, e la chiave è l'arte, forse l'unica chiave che c'è....
L'arte è libertà e dio solo sa se abbiamo bisogno di libertà! Persino per essere felici a momenti dobbiamo seguire le direttive prestabilite, per ridere dobbiamo valutarne l'opportunità, per amare dobbiamo calcolare e difenderci, per dare o ricevere amicizia dobbiamo valutarne i pro e i contro, per vivere insomma dobbiamo fare quotidianamente i conti con le convenzioni, le aspettative, le occasioni, le opportunità, i programmi e così via... capisci da te che abbiamo smesso di vivere tanto tempo fa!