gaio giulio cesare
figlio di antica e nobile famiglia patrizia
dominò la scena politica con perizia
fu uno dei più grandi generali del tempo
conquistò popoli e prestigio con l’intento
di soppiantare i rivali al governo di Roma
cumulando cariche politiche che prima
erano state distribuite tra più persone
riunendo così il potere con passione
tutto nelle sue abili mani assai capaci
ma un gruppo di senatori molto audaci
anche se Cesare non l’aveva mai detto
erano certi che volesse fare lo sgambetto
alla repubblica per farla poi diventare
un impero che da solo voleva governare
dunque quei prodi ordirono un complotto
per uccidere quell’ambizioso corrotto
usarono Bruto che lo poteva avere a tiro
senza destar sospetto perché figlio adottivo
e da lui lo fecero un dì accoltellare
davanti al senato che voleva esautorare
lì ci furono due grandi errori strategici
di Cesare che per guardarsi dai nemici
suoi rivali non si guardò dai famigliari
che pensava alleati invece ai rei eran pari
e di quegli attentatori repubblicani tutti
che credevano che tolto Cesare con modi brutti
la repubblica romana si sarebbe salvata
e non tennero conto di tutta la brigata
di militari che Cesare avevano sostenuto
e con lui volevano avere il potere assoluto
e non si rassegnarono a perdere Roma
ma trovarono un successore che doma
nipote di Cesare, Ottaviano era chiamato
al pari dello zio abilissimo politico nato
che seppellì la repubblica e iniziò l’impero
prendendo in mano tutto il potere vero
questo perché la storia non la fa uno solo
se un cambio riesce è perché dietro all’uomo
rappresentante ufficiale della mutazione
c’è una maggioranza che sostiene fatta di persone
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