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Pubblicata il 23/01/2020
quasi non esistesse
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spianata d'autostrade nel mattino
percorse in solitudine
di cuore, quasi non esistesse
ritardo, quasi non esistesse
un viaggio di ritorno.

c'è un che di nebuloso
nel mattino,
di grigio nastro srotolato,
ipnotico, quasi non esistesse
il giorno, quasi non esistesse
orizzonte disalberato.

ogni chilometro diventa spazio
di ritardo, senza partenza,
ritardo
spalancato, fatto d'andirivieni neri.

sono io alla guida, quasi non esistesse,
sono io al volante, quasi non esistesse
curva cieca a sinistra,
a destra precipizio curvo,
a destra di un percorso senza asfalto.

ma poi l'asfalto trasformato in curva
si scioglie, quasi non esistesse
si scioglie in precipizio, quasi non esistesse.

(2012 Ottobre)
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Intrigantissima. Quasi non esistesse niente altro che la routine del giorno, salvo accorgercene quando la curva esistenziale ci inghiotte e ci imprigiona.

il 23/01/2020 alle 10:56