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fax
Pubblicata il 02/03/2003
E' spuntato il sole,
nell'ovest tenebroso di una languida mezzanotte...
Sole,
che mi accarezzi nudo e tremante,
sole,
che brilli tenace nei miei occhi velati di silenzio,
sarò mai degno di te?
Non sciogliere questo bruciante desiderio
trasfigurato in ghiaccio,
in sfuggenti rivoli di paura...
Cos'è mai rimasto
dell'antica arte di un innocente,
dei sogni di cui mai ho conosciuto il volto,
di me che credevo...
Mi basterebbe trovare una sola goccia d'amore,
suggello di un miracolo,
ultimo e primo dei miei doni,
per svanire con leggerezza
nel tuo orizzonte di speranza...
Ho camminato nella notte,
questo è il mio fardello,
questa la mia ricchezza...
Chiamerò per nome tutte le ombre
e mi farò raccontare di me,
ora... che il sole è spuntato...
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anke a te dico..mi sei vicino..ho provato ciò che tu hai provato..viva le parole..che ci fanno essre vicini.

il 10/11/2008 alle 17:07
fax

Grazie a te per le tue parole e per questa condivisione di sentimenti che è il dono più grande dei ns versi.

Ciao
Fabrizio

il 11/11/2008 alle 17:28

che bella... piaciuta molto si...

il 14/07/2012 alle 15:33
fax

Grazie del tuo apprezzamento. Questra poesia è stata scritta in un momento particolare, quando un orizzonte di speranza si è acceso a mezzanotte in un ovest tenebroso, cioè nel momento e nell'occasione più imprevedibile...
Sono contento che il racconto di quest'emozione ti sia piaciuto.
Un abbraccio.

il 14/07/2012 alle 21:47