Tremante di febbre
in una tiepida sera
cerco di sfuggire nel buio
agli sguardi delle ombre mortali
che mi sfiorano appena.
Una giungla è il mio mondo,
feroce,
belve i miei simili
sempre in cerca di preda
che sazi la loro fame innata.
Non amore da essi,
non tepore dai loro corpi,
ma gelido egoismo e famelico possesso
nascosti
da una cortina di ipocrita pietà.
Ma la scimmia è con me!
Sulle mie spalle ricurve,
stretta al mio collo per darmi calore
che plachi
il tremore delle mie membra.
A prezzo della mia vita
che pago indifferente.