è una follia che appartiene a chi sente di cercare cose dentro di sé e intorno, come se non si creda pienamente ai sensi dell'udito e della vista, come se non si creda pienamente alla realtà e all'immagine che ci trasmette lo specchio. Questo è il primo pensiero che mi è saltato in testa leggendo la tua riflessione.
Voi come siete? Io come te....mi sono ritrovata nel tuo piacevole testo....
Sai aprirti molto e sei molto espressiva, ti entusiasmi dei nuovi lati che ogni giorno scopri in te, sono cose molto belle ma forse orientate principalmente a quell'amore essenzialmente carnale. Prova ad allargare i tuoi orizzonti anche a quell'amore più ampio che si affonda nella spiritualità. Lì scoprirai veramente grandi cose, la forza di quell'amore dirompente che solamente lui può salvare l'umanità dalle guerre dall'odio e dagli sporchi interessi del potere politico. So che capirai perché ne hai la capacità e potrai essere una grande portatrice di pace e di amore. Un mio caro saluto - Giorgio
Grazie Vincent per aver accolto nel tuo pensare il mio pensiero!!
Gabriela,tu come me...anche se diverse, l'inchiostro a volte unisce. Felicemente. Grazie!
Verdefronda carissimo,affronto l'amore carnale perché di carne don fatta. La spiritualità la lascio a chi di dovere...sempre che qualcuno ne sia in grado. Io,purtroppo,in questo portare e dare pace e amore non credo fermamente. In un'altra vita,forse,quando gli animali parleranno e il cielo sarà senza cielo,la terra senza terra...allora ne riparleremo. Grazie per le belle parole.
Io sono così, hai presente l'albatro di Boudelaire...nella poesia volo, nella barca, davanti ai navigati marinai mi barcameno goffamente defilandomi, per schiudere le ali davanti allo scorgere di miei sismili.