E’ triste il Natale
tra le bianche corsie,
volti cupi
smarriti e sofferenti,
occhi bagnati di lacrime.
amici, fratelli e compagni
camminano agitati,
nervosi
inquieti e stanchi.
spiano nelle stanze
buie e anguste,
posano lo sguardo
sui letti di sofferenza
tra i sudari intrisi di dolore.
la calura opprime
esplode nelle fragili tempie,
l’arsura diventa tormento
è il debole lamento
traspare sofferente
tracima il dolore sulla pelle.
nell’aria un acre odore
di eterno torpore, la morte
non attende e non chiede
è inesorabile, s’accosta puntuale
non ti guarda, finché la clessidra
scandisce il tempo,
la durata per vivere o per spegnersi,
è nelle mani di un Padre amorevole
aleggia con gli angeli
tra le corsie,
veglia e risveglia i cuori
per un Natale d’amore.