-Appare orchidea ripiegata l’atmosfera
par quasi rimirar arteria a tarda sera
la carta da parati ormai ingiallita
nel mentre il ligneo squarcio si reinventa
misterico immago di trent’anni fa
selvaggio nastro a mo’ di giostra indiavolata.
-Volteggia il faceto a l’occhio che s’annega
narratore di mille sfumature ricucite
lungo il bordo sbrodolante del soffitto
di tante quante siano state l’ospitate bocche
in quella sala d’elegante tempo addietro
dal diafano e sopito trabiccolo imbastito.
-Acre l’odore dai tendaggi invita l’aria
a rimescolare fumi dentro li bicchieri
e sul dorso il davanzale liquefa la luna
anziana prostituta di sospirosi varchi.
-Lei sola sa di tutti quei taciuti pensieri
con occhiate gettate qua e là alla rinfusa
solo per occupar il nulla che trasale
esortando spirito e corpo ad eteree mele
appese ad un albero ormai infiacchito
in un natale assente, senza batticuori .